La valutazione del paziente è la fase conoscitiva ed è uno dei momenti, se non il più importante del percorso terapeutico.
La corretta valutazione individua l’origine del problema ed è quindi la chiave per la sua risoluzione in quanto indica il trattamento da applicare: una valutazione frettolosa, al contrario, porta a tentativi terapeutici che spesso si rivelano inconcludenti.
La prima fase della valutazione posturale è l’anamnesi, durante la quale si raccolgono in maniera dettagliata tutte le informazioni relative al paziente: storia clinica, abitudini di vita quotidiana (ad. esempio errate posture di lavoro), eventi traumatici che possono aver innescato processi a catena: incidenti, operazioni, cicatrici, gravidanze, ecc.
Si passa poi all’accurata osservazione della statica, della dinamica (deambulazione) e delle strutture articolari, muscolari, propriocettive e sensitive del paziente.
L’esame visivo si accompagna all’esecuzione dei test chinesiologici: questi test sono così precisi, da permettere molto spesso di evitare esami diagnostici invasivi che utilizzano raggi o radiazioni, conducendo alla formulazione dell’iter terapeutico più adatto ad ogni singolo paziente.